Ennio, particolare dal Parnaso di Raffaello
Ennio, particolare dal Parnaso di Raffaello

Nato a Rudiae, vicino l'odierna Lecce, nel 239 a. C., Quinto Ennio fu considerato dagli antichi romani il padre della letteratura latina.

Questo, nonostante le sue opere fossero state precedute sia da quelle di Livio Andronico, sia da quelle di Nevio (anch'essi provenienti dalla Magna Grecia).

La ragione della preferenza è dovuta al fatto che Ennio utilizzò per le sue opere l'esametro, il verso tipico della poesia epica greca, mentre i suoi predecessori avevano utilizzato il saturnio, un antico verso indigeno considerato rozzo, poco artistico.

Dopo aver militato nelle file dell'esercito romano al tempo della II guerra punica, si trasferì a Roma su invito dell'influente Catone (il censore), ma una volta giunto nella capitale dell'impero, preferì legarsi all'ala più progressista della politica romana, gli Scipioni e i Fulvi. Per loro compose opere dall'intento celebrativo e venne ricompensato con distribuzioni di terre e la cittadinanza romana.

La sua opera più importante furono gli Annales, una storia di Roma dalle origini ai suoi tempi.

Morì nel 169 a. C.

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